Sono passati oltre quaranta anni da quando Bruno Frealdo ha acquistato il suo primo Camion MAN, e i suoi figli non hanno mai tradito la scelta del padre.

Era il 1974 quando Bruno Frealdo, trasportatore di marmi e pietre bianche di San Germano dei Berici, in provincia di Vicenza, acquistò il suo primo MAN. 
Un 33.320 6×6, con pianale pensato per il trasporto dei blocchi di marmo e altro materiale per l’edilizia che spesso andava a caricare fino a Carrara, per portarlo poi nel suo Veneto. Un autentico pioniere della Casa del Leone in Italia, in quegli anni che ancora non esisteva una filiale ufficiale e la rappresentanza MAN era affidata a un importatore. Da allora, il rapporto tra Bruno Frealdo e MAN non ha conosciuto interruzione e ancora oggi tutta la flotta della Frealdo Asfalti Srl è composta unicamente da veicoli con il leone ben in vista sulla calandra.

“Quando io e mio fratello Luigi abbiamo iniziato a lavorare a fianco di nostro padre – racconta Paolo Frealdo, dalla fine degli anni Ottanta operativo in azienda con il fratello -, il nostro primo obiettivo fu quello di diversificare l’originaria attività. In totale sintonia con nostro padre decidemmo quindi di affiancare ai marmi il trasporto di materiali inerti con un secondo veicolo. Acquistammo così un MAN 361 che ancora oggi fa parte della nostra flotta, lo teniamo un po’ come un cimelio, perché in tutti questi anni non ci ha mai dato un problema e, ancora oggi, se serve lo mettiamo in strada per qualche trasporto locale. Passare dal trasporto inerti all’asfalto delle strade, che noi chiamiamo attività stradale, è stato quasi una naturale conseguenza. Si era in piena crescita economica, soprattutto qui nel Nord-Est, e il lavoro non mancava, anzi era in continuo aumento.”

Così, nel 2002 si è arrivati alla nascita della Frealdo Asfalti Srl. “Il business stradale si è però ridotto negli ultimi anni – prosegue Paolo Frealdo -, allora abbiamo avviato una nuova specializzazione con il trasporto dei rifiuti non pericolosi. Attività che ci ha permesso di attraversare questi anni difficili e turbolenti per tutto il mondo dell’autotrasporto in maniera abbastanza tranquilla. È anche per questo che con mio fratello guardiamo al futuro con sufficiente ottimismo: attraverso la diversificazione abbiamo saputo mantenere la nostra azienda sempre attiva e solida. Rispetto ai primi anni 2000 il “peso” delle attività si è invertito: se allora le commesse stradali contribuivano al fatturato globale per l’80%, oggi questa quota è detenuta dal trasporto rifiuti, mentre una voce piccola ma significativa è garantita anche dai trasporti tradizionali, soprattutto in conto proprio ma anche per terzi.”

Oggi i due fratelli Frealdo si dividono equamente i compiti in azienda: Luigi segue tutti gli aspetti amministrativi, mentre Paolo si occupa della gestione della flotta e del controllo dei cantieri. “La nostra flotta si compone di sei veicoli – spiega Paolo Frealdo -, due trattori MAN TGX 18.480, di cui uno immatricolato da pochissimo; lo abbiamo voluto con la trasmissione HydroDrive che ci garantisce di viaggiare tranquilli e con consumi ridotti nei trasferimenti su strada, ma con la certezza che, quando le condizioni del fondo stradale peggiorano, non rischiamo di rimanere bloccati. Il terzo trattore è un MAN F2000 che si affianca a due carri 8×4 sempre F2000, senza dimenticare il MAN 264 ( CON GRU) E IL MAN 372 4X4 e il già citato MAN 361, la mascotte dell’azienda.”

“Perché sempre MAN?” Si domanda divertito Paolo Frealdo in chiusura della chiacchierata: “perché non ci hanno mai dato problemi, sono macchine affidabili e robuste, con una professionale rete di assistenza alla quale, nonostante la nostra officina interna, ci appoggiamo con fiducia, sapendo di trovare sempre tecnici preparati e professionali. È da anni che per tutti i nostri veicoli sottoscriviamo i contratti di manutenzione programmata, così non abbiamo problemi e possiamo fare i nostri programmi sapendo di poter contare su costi certi, senza nessuna sorpresa.”

Una storia da raccontare

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